Questo documentario parla dell’opera di José Antonio Abreu che, in Venezuela, ha strappato alla miseria del corpo e dell’anima trecentocinquantamila ragazzi, creando un sistema di orchestre. Quello di Abreu è un progetto sociale impressionante, di quelli che ci fanno essere ancora fiduciosi nei confronti della razza umana. Il Venezuela è ricco di petrolio, ma i suoi cittadini sono spesso disperatamente poveri. In questa situazione si è radicato il sistema che riunisce 157 orchestre con relativi nuclei didattici disseminati sul territorio. Lo studio della musica è gratuito, proprio nelle zone di maggior disagio sociale ed economico. Il regista ha seguito per cinque anni cinque ragazzini venezuelani poverissimi nel loro percorso di riscatto attraverso la musica, vedendo passare i bambini dall’infanzia all’adolescenza.