"Nel mio cinema racconto delle grandi donne della Storia, ma anche della vita delle donne comuni e delle loro continue battaglie quotidiane per l'affermazione nella società".
Queste parole della regista tedesca Margarethe von Trotta si leggono sulla quarta di copertina del libro "Una lucida ribellione. Il cinema di Margarethe von Trotta" curato da Francesca Savino e Giancarlo Zappoli, edito dal Centro Studi Cinematografici di Roma con Multimage.
A lei Castellinaria Festival del cinema giovane avrà il privilegio di conferire il Castello d'Onore della 36. edizione.
Nata a Berlino durante la Seconda Guerra Mondiale, Margarethe von Trotta, prima donna a vincere il Leone d'Oro alla Mostra del cinema di Venezia (con Die bleierne Zeit / Anni di piombo, 1981) è uno dei nomi più importanti del Nuovo Cinema Tedesco ed ha un ruolo importante nel cinema contemporaneo europeo. È stata fra le prime registe a far emergere i conflitti della sua generazione e a portare avanti un'intensa riflessione sulla figura femminile e la sua emancipazione.
Il Castello d'Onore le sarà consegnato martedì 21 novembre, serata in cui verrà presentato il suo ultimo film Ingeborg Bachmann - Reise in die Wüste.
La regista ha più volte messo al centro dei suoi lavori figure femminili militanti come Rosa Luxemburg o Hannah Arendt. Con questa sua ultima opera si avvicina alla poetessa austriaca Ingeborg Bachmann, concentrandosi sulla sua relazione con Max Frisch che incontra a Parigi nel 1958. Fra loro nasce subito un'irresistibile attrazione che sfocia in una relazione appassionata. Entrambi famosi a livello internazionale per le loro opere letterarie, hanno una personalità caparbia e intransigente che li porta presto verso litigi ed attriti. Dopo pochi anni, Max Frisch mette fine alla relazione, ma questo amore tormentato ed estenuante rimarrà nel ricordo di Ingeborg ancora per anni.