La popolazione delle isole di Capo Verde (arcipelago africano sull’Oceano Atlantico) ha una forte presenza di bambini e ragazzi che costituiscono il soggetto principale di questo documentario. Il consumismo fatica a raggiungere questi giovani a causa di un’economia povera e della stessa insularità. Così essi si trovano a inventare la loro ‘indipendenza ludica’. Con una latta d’olio, degli avanzi di pneumatici e qualche altro materiale avanzato sono capaci di costruirsi auto da competizione così come con ritagli di stoffa si fanno delle belle bambole che possono tranquillamente prendere il posto delle Barbie. La televisione c’è e c’è chi ne è succube ma anche chi sa ancora raccontare e ascoltare storie. Storie vere, racconti, frammenti di vita quotidiana, voci, suoni, luoghi da noi lontani costruiscono il ritratto di una società che cerca di sopravvivere culturalmente quasi con niente. |