1968. Il filosofo, poeta ed ex partigiano Aldo Braibanti viene processato e condannato per avere plagiato il ventunenne Giovanni Sanfratello. Nell'anno in cui si aveva il culmine di un percorso di rinnovamento e di liberazione l'Italia assisteva a un rinnovato processo alle streghe.
Attraverso testimonianze importanti (da Piergiorgio Bellocchio a Dacia Maraini, da Lou Castel a Maria Monti nonché del nipote di Braibanti), ci viene offerta l'occasione di ripercorrere una vicenda processuale che, sotto le mentite spoglie di un reato codificato dal Codice Rocco dell'era fascista e cancellato dalla Corte Costituzionale nel 1981, fu di fatto un processo all'omosessualità.