IL MAGO DI OZ

1939

Un tornado trasporta la piccola Dorothy, insieme al fido cagnolino Totò, nel mondo fatato di Oz, abitato dalle deformazioni fantastiche delle persone che la circondano nella vita quotidiana. Per tornare a casa deve prima raggiungere il mago nella Città di Smeraldo, ma la perfida strega dell’Ovest, incarnazione della vicina di casa, ostacola lei e i suoi amici, l’omino di latta, il leone e lo spaventapasseri, che altro non sono che i contadini delle fattorie vicine. Solo pronunciando le parole magiche “Non c’è posto più bello della propria casa”, Dorothy si ritroverà nel suo letto circondata dalla famiglia. Un musical sfarzoso, con più di mille comparse e sorprendenti effetti speciali per l’epoca. La vita nella fattoria è fotografata in binaco e nero mentre il mondo di Oz è un caleidoscopio di colori scintillanti. La canzone simbolo è “Over the Rainbow”, ma furono utilizzati anche brani classici come “Una notte sul Monte Calvo” di Mussorgsky nella scena in cui i protagonisti liberano Dorothy dal castello della strega.

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