Quando era un bambino, Wilnor non si considerava nero: a causa della sua pelle chiara, pensava di essere visto come un bambino arancione. Oggi, da attore, Wilnor vive ancora un conflitto perché essere nero significa anche ottenere solo ruoli che ritraggono stereotipi razziali negativi delle persone di colore. Con profonda introspezione, cerca delle risposte e finisce per trovare il computer della sua infanzia, riscoprendo un videogioco che aveva iniziato a creare all’età di 11 anni.