LE ROI ET L'OISEAU

1980

Il re Carlo V+III =VIII+VIII=XVI regna sul paese di Tachicardia. Il nostro Re è prepotente, vanitoso ed egoista, non ama altri che sé stesso e siccome è il capo supremo, ha invaso il regno con la sua immagine: statue, quadri… persino le siepi del parco sono tagliate dai giardinieri di corte a sua immagine! La popolazione si sente oppressa e sorvegliata. Solo un uccello, che ha fatto il nido sul tetto del palazzo reale, ha il coraggio di ribellarsi.
Quando il Re si innamora di una pastorella e, geloso, getta in prigione il suo fidanzato spazzacamino, l’uccello corre in loro aiuto e guida una rivolta popolare.
Grimault e Prévert prendono spunto dal racconto di Hans Christian Andersen e lo modificano. La statua del vecchio cinese, che nella fiaba rappresentava l’autorità, nel film si trasforma in un Re stupido e prepotente e la storia diventa una parabola pacifista e antiautoritaria. Il disegno di Grimault è arrivato in questo film al suo massimo livello di tecnica e poesia. Iniziato dopo la guerra come cortometraggio, La pastorella e lo spazzacamino, viene interrotto per mancanza di fondi. Il produttore lo fa uscire ugualmente ma Prévert e Grimault lo disconoscono. Nel 1966, trovati i soldi, Grimault compra i diritti e rimette in piedi la produzione del film che diventerà il coronamento della sua carriera d’artista. Un’equipe di quasi 100 persone lavora fino al 1979 quando il film esce con il titolo Le roi et l’oiseau. Nel 1980 il film è stato restaurato integrando le parti più vecchie a quelle più recenti ed è questa la versione che si può ammirare oggi.

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