Il signor Edison, stanco e stressato come sempre, passa la notte nel solito hotel. La ricezionista lo accoglie come sempre con un sorriso sibillino che promette più di ciò che saprà mantenere. C’è però qualcosa che non quadra nel quadro appeso alla parete della sua stanza, la 209. Qualcosa che lo distoglie dagli affari, dalle scartoffie, e lo porta a sognare, a immaginare che quella donna vestita di bianco seduta sul bordo di un letto, in una stanza che sembra proprio identica alla sua, lui l’abbia già vista da qualche parte, le abbia già parlato, l’abbia già…
