Mik è fiero del fatto che suo padre, batterista di una rock band un po’ sorpassata, sia in partenza per un tour. Si trova invece in grande imbarazzo quando vede il padre barcollare ubriaco nella periferia di Stoccolma. La madre di Mik è morta. Dopo la scuola, al ragazzo piace andare al Museo di Storia Naturale ad ascoltare il suono del canto delle balene. E la sera questo undicenne prepara il pasto per la famiglia. Un giorno, il padre di Mik ha un collasso e viene mandato in una clinica a disintossicarsi dall’alcol. Mik viene spedito con riluttanza dalla zietta Lena, che vive in un paesino lontano, nel nord della Svezia. In tutta la scuola ci sono solo dodici bambini, ma almeno c’è Pi con la sua banda hip hop: sono forti. Ogni tanto, in mezzo a questo paesaggio nevoso, i pensieri di Mik corrono alle balene; è affascinato dal modo in cui riescono a tenersi in contatto tra loro per tutta la vita. Appena Mik ha iniziato ad ambientarsi e addirittura a godersi la vita del paese, gli assistenti sociali si presentano per portarlo a vivere presso una famiglia in affidamento. |