Charlie Chaplin e Adolf Hitler hanno molto più in comune di un semplice paio di baffi: entrambi sono nati nella stessa settimana, dello stesso mese, dello stesso anno (aprile 1889) e per entrambi l’infanzia ha rappresentato un periodo difficile della loro vita. Entrambi sono diventanti artisti: Chaplin come attore e Hitler come pittore. Solo alcuni anni prima del successo ottenuto da Chaplin con il film The Tramp, Hitler aveva vissuto un’esperienza simile nella città di Vienna, conclusasi nel momento in cui il dittatore aveva trovato rifugio presso una casa di accoglienza gestita da un’organizzazione di beneficenza ebrea. "Entrambi gli episodi rispecchiano la stessa realtà: la privazione del 'piccolo uomo' nella società moderna. Si tratta di due parodie opposte: il bene e il male assoluto." Tutto ciò è stato scritto nel "The Spectator" nell’aprile 1939, in occasione del loro cinquantesimo compleanno. Ma vi è qualcosa di più interessante in questo documentario: Viktoria Chaplin aveva trovato alcune pellicole da 16mm in un valigetta dello zio Sydney: durante le riprese del capolavoro The Great Dictator, il fratello di Chaplin aveva infatti girato con la sua videocamera amatoriale dei filmati a colori sul set. Si tratta di un documento straordinario che è stato mostrato per la prima volta al 52° festival internazionale del cinema di Berlino. |